Lo Psicologo e lo Psicanalista, complice una cultura letteraria e cinematografica che ha contribuito a creare enorme confusione, vengono spesso confusi l’uno con l’altro portando, più nello specifico, ad una facile equivalenza che vorrebbe vedere nello Psicologo sempre lo Psicanalista.
Per cominciare è utile dire che lo Psicanalista è uno psicologo, ma lo Psicologo non necessariamente è uno Psicanalista. Difatti il percorso di formazione in Psicologia, ma anche quello di Medicina e Chirurgia per divenire Psichiatra, consentono al professionista di accedere ad un primo livello di competenze con le quali, seppur a diversi livelli, è possibile iniziare ad incontrare pazienti. Per entrambi, tuttavia, è prevista l’eventualità di intraprendere un successivo percorso di formazione, quello di Specializzazione, che consente di acquisire strumenti teorici, e soprattutto pratici, per intervenire sulla sofferenza psicologica portata dai pazienti (cosa che lo Psicologo, non Specializzato, non può assolutamente fare, deve piuttosto limitarsi ad un ascolto ed indirizzare ad un collega più formato, mentre lo Psichiatra può limitarsi alla somministrazione di farmaci, ma non intervenire psico-terapeuticamente sul paziente).
Le scuole di Specializzazioni, ad oggi, offrono numerosi indirizzi teorici ed orientamenti, tra i quali c’è quello della Psicanalisi, anche chiamata Psicoterapia Dinamica o popolarmente “la teoria di Freud”. Accanto ad essa, tuttavia, il panorama psicoterapeutico nazionale ed internazionale offre un ventaglio di alternative ugualmente valide e riconosciute, quali: la terapia Cognitivo-Comportamentale, la terapia Sistemico-Relazionale, l’Analisi Transazionale, e così via.
Dunque, riassumendo, parlare di Psicanalisi significa riferirsi ad una specializzazione psicoterapeutica nella quale, il titolo di Psicologo, rappresenta esclusivamente il primo necessario passo da compiere.