Lo Psicologo e lo Psicoterapeuta sono due figure professionali molto spesso confuse e sovrapposte, utilizzate come sinonimi, ma che rappresentano due fasi diverse dello stesso percorso di formazione; vale a dire che l’una corrisponde all’evoluzione o maggior approfondimento dell’altra, ecco in che modo.
Lo Psicologo è il titolo che il professionista ottiene al termine del percorso universitario; dopo aver formalizzato la propria iscrizione all’Albo di appartenenza, condizione essenziale per legge per poter esercitare la professione, lo Psicologo può fornire colloqui di ascolto e sostegno; in altre parole, in questa fase della formazione, lo Psicologo può ricevere pazienti, ascoltarli ed aiutarli nell’inquadrare la natura delle difficoltà presentate, ma non può intervenire terapeuticamente. Ad esempio, se nel proprio studio arriva una paziente che ha umore flesso da diversi mesi, prolungata inappetenza ed insonnia, lo Psicologo può inquadrarne i sintomi in un possibile disturbo depressivo, ma non può intervenire operativamente per il trattamento.
Lo Psicoterapeuta, invece, è uno Psicologo (ma anche un medico-psichiatra) che ha ampliato la propria formazione specializzandosi in uno dei tanti approcci che la moderna Psicoterapia offre; previa iscrizione all’Albo degli Psicoterapeuti, ancora una volta, lo Psicoterapeuta può intervenire terapeuticamente sul paziente. Per tornare all’esempio della paziente depressa, lo Psicoterapeuta ora potrà formalizzare un piano di intervento, condividerlo con la paziente, e applicarlo riferendosi agli strumenti che il proprio approccio gli mette a disposizione.
Dunque, per riassumere, Psicologo e Psicoterapeuta sono step diversi dello stesso percorso di formazione, dove lo Psicologo che abbia il desiderio di intervenire operativamente nella cura del paziente, e non solo essere di aiuto nel dare un nome alle sue difficoltà, dovrà scegliere una scuola di specializzazione in Psicoterapia che lo abiliti a questo specifico aspetto della professione.